falsi miti sul pellet

PELLET: 5 miti da sfatare

Quante ne hai sentite sul pellet? oggi tante fake news, dicerie o semplicemente credenze popolari si sono protratte nel tempo creando molta confusione tra i consumatori.

In questo articolo, abbiamo selezionato i 5 falsi miti più comuni sul pellet .

Quindi, Se hai in programma di approvvigionare del pellet e/o acquistare una camino o stufa a pellet, ti consigliamo di leggere fino a fondo pagina.

1. Il pellet migliore è quello chiaro. Falso!

Molti ritengono che un pellet più chiaro sia sinonimo di maggiore qualità; tuttavia è soltanto un indicatore del tipo di legno utilizzato e delle temperature raggiunte durante il processo di essiccazione e pressatura. La qualità di un pellet si valuta piuttosto attraverso la sua umidità residua, sulla presenza minima di azoto, zolfo e cloro, nonché l’adeguatezza del processo produttivo. Il vero indicatore di un pellet di alta qualità? La certificazione ENplus®.

2. Il pellet contribuisce alla deforestazione. Falso!

Non smetteremo mai di ripeterlo: il pellet è prodotto esclusivamente dagli scarti del legno, come segatura e trucioli, che altrimenti sarebbero destinati allo smaltimento.

Questo valorizza i residui di lavorazione del legno in un’ottica di economia circolare. Il processo di produzione del pellet è strettamente regolato e mira alla massima sostenibilità, proteggendo così le nostre risorse forestali.

3. Il pellet austriaco è sempre il migliore. Falso!

Non è raro sentire che il pellet austriaco sia il migliore sul mercato, data la lunga tradizione e le severe normative imposte in Austria per la sua produzione. Tuttavia, negli ultimi anni, molti altri paesi europei hanno raggiunto alti standard qualitativi.

La qualità del pellet, quindi, non dipende dal paese di origine ma dalla conformità alle normative e dalle certificazioni che garantiscono il rispetto di elevati standard produttivi.

4. Il pellet puzza. Falso!

Ci sono persone che credono che il pellet emani un odore sgradevole. In realtà se il pellet è prodotto correttamente, senza additivi chimici, il suo odore è quello del legno che arde.

Se si avverte un odore sgradevole, potrebbe essere dovuto a manutenzioni non effettuate correttamente o all’acquisto di un pellet non certificato e di bassa qualità.

5. Il pellet è nocivo per l'uomo 

Infine, il dilemma sulla nocività per l'uomo. Il pellet è fatto da segatura e trucioli di legno compressi senza l’uso di leganti chimici dannosi. Questo lo rende una scelta relativamente sicura rispetto ad altre fonti di riscaldamento come il carbone o il petrolio, che possono rilasciare sostanze nocive nell’aria quando bruciano.

Oltre al prezzo, è cruciale controllare sempre la certificazione del pellet ciò garantisce la tracciabilità dell'intera filiera pellet e ne attesta qualità e sicurazza.

 

Adesso che abbiamo sfatato i 5 falsi miti sul pellet, vuoi il nostro consiglio ?

Compra il pellet fuori stagione, approfittando della bassa domanda durante l’estate. Acquistare in anticipo e stoccare fino al momento giusto, garantisce nella maggior parte dei casi un vero risparmio. Acquista sempre pellet certificato , la certificazione EN PLUS A1 è la migliore e ti garantisce un pellet di buona qualità e un ridotto scarto di cenere.

Ricorda, un buon pellet non solo migliora l’efficienza della tua stufa, ma contribuisce anche a un riscaldamento più ecologico e sostenibile !

Se vuoi altri consigli sul pellet o sulla scelta della tua stufa o camino, visita il nostro sito www.alibertihome.it o contattaci per una consulenza gratuita sul prodotto più adatto alle tue esigenze.

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